
33. Tun - Il Ritiro
sopra CIEN, il creativo, il Cielo
sotto KEN, la quiete, la Montagna
La forza del tenebroso è in ascesa. La luce si ritira in una posizione sicura, in modo che l’oscurità non possa invaderla. Questa ritirata non dipende dalla volontà dell’uomo, ma corrisponde a una legge naturale. Quindi in questo caso il ritiro è appropriato, è il modo corretto di comportarsi per non esaurire le proprie forze. Nel calendario questo esagramma è collegato con il sesto mese (luglio-agosto), in cui le forze invernali iniziano a mostrare la loro influenza. (L’idea espressa in questo esagramma evoca le parole di Gesù: “Non opponete resistenza al male ...” Matteo 5, 39)
IL GIUDIZIO
Ritiro. Successo.
In ciò che è piccolo, la perseveranza è propizia.
Le condizioni sono tali che le forze ostili favorite dal tempo stanno avanzando. Questo è il momento di ritirarsi. Questa ritirata ottiene successo, ma il ritiro deve svolgersi nella forma giusta. Ritirarsi non è fuggire. La fuga significa salvare se stessi in qualsiasi circostanza, mentre la ritirata è un segno di forza. Dobbiamo stare attenti a non perdere il momento giusto, mentre siamo in pieno possesso delle forze e del dominio della situazione. Allora saremo in grado di interpretare i segni del tempo prima che sia troppo tardi quando saremmo costretti a organizzare un ritiro precipitoso. In questo modo si evita di essere trascinati in una disperata lotta di vita o di morte. Così noi non cediamo semplicemente il campo all’avversario; gli rendiamo difficile l’avanzata, mostrando perseveranza in singoli atti di resistenza. In questo modo ci prepariamo, durante la ritirata, al contrattacco. Comprendere le leggi di un ritiro attivo non è facile. Il significato che vi si nasconde è importante.
L’IMMAGINE
Montagna sotto il cielo: l’immagine della ritirata.
Così l’uomo superiore tiene l’uomo inferiore a distanza,
Non con rabbia ma con riserva.
La montagna si erge sotto il cielo, ma a causa della sua natura, alla fine si ferma. Invece il cielo si ritrae verso l’alto; a una distanza irraggiungibile. Questo simboleggia il comportamento del uomo superiore verso l’ascesa di un inferiore, egli si ritira interiormente quando l’uomo inferiore si fa avanti. Si ritira senza odio, perché l’odio è una forma di coinvolgimento soggettivo attraverso il quale siamo legati all’oggetto odiato. La forza dell’uomo superiore (cielo) si mostra nel fatto di condurre con dignitosa moderazione l’uomo inferiore ad uno stato di inattività (montagna).
LE LINEE
Sei all’inizio significa:
Nella coda della ritirata. Questo è pericoloso.
Non conviene intraprendere qualsiasi cosa.
Dal momento che l’esagramma è l’immagine di qualcosa che è in ritirata, la linea inferiore rappresenta la coda e la linea superiore la testa. In un ritiro, è vantaggioso stare in testa. Qui ci si trova nella parte posteriore, a contatto immediato con il nemico che insegue. In tali pericolose circostanze non è consigliabile intraprendere nulla. Rimanere fermi è il modo più semplice per fuggire dal pericolo che sta minacciando.
Sei al secondo posto significa:
Lo tiene stretto con un cuoio giallo.
Nulla può strappargli la presa.
Il giallo è il colore del centro. Indica ciò che è corretto e in linea con il dovere. Il cuoio è resistente e non si strappa.
Mentre l’uomo superiore si ritira e gli inferiori lo seguono, qui si mostra uno di questi che si è aggrappato così saldamente all’uomo superiore che quest’ultimo non se ne riesce a liberare. E poiché egli è alla ricerca di ciò che è giusto ed è deciso a ottenerlo, raggiunge il suo obiettivo. Così la linea conferma ciò che viene detto nella sentenza: “In ciò che è piccolo” (qui equivale a “nell’uomo inferiore “) “ la perseveranza è propizia”.
Nove al terzo posto significa:
Un ritiro trattenuto
È snervante e pericoloso.
Mantenere le persone come servi o valletti Porta fortuna.
Quando è giunto il momento di ritirarsi è sgradevole e pericoloso essere trattenuti, perché allora non si ha più libertà d’azione. In tal caso l’unico espediente è quello di tenere al proprio servizio, per così dire, proprio coloro che si rifiutano di lasciarti andare, in modo che si riesca almeno a prendere qualche iniziativa ed evitare di cadere inermi nelle loro mani. Ma anche con questo espediente la situazione è ben lungi dall’essere soddisfacente, che cosa si può sperare di ottenere da tali servitori?
Nove al quarto posto significa:
Ritiro volontario porta fortuna per l’uomo superiore
E rovina per l’uomo inferiore.
Nella ritirata l’uomo superiore accetta la partenza di buon grado e in amicizia. La sua mente si adatta
facilmente all’idea della ritirata, perché nel ritirarsi non deve fare violenza alle sue convinzioni. Chi soffre è l’uomo inferiore o la comunità dal quale o dalla quale ci si separa, che mancando della guida dell’uomo superiore si demoralizza.
Nove al quinto posto significa:
Ritiro amichevole.
Perseveranza reca salute.
È compito dell’uomo superiore saper riconoscere in tempo quando arriva il momento di ritirarsi. Se si è scelto il momento giusto, il ritiro può essere effettuato in modo amichevole, senza che debbano necessariamente nascere spiacevoli discussioni. Eppure, nonostante sia indispensabile l’osservanza delle forme esteriori, è necessaria una assoluta fermezza della decisione per non lasciarsi deviare da considerazioni irrilevanti.
Nove sopra significa:
Ritiro sereno.
Tutto è favorevole.
La situazione è inequivocabile. Il distacco interiore è un fatto compiuto, così si è liberi di andarsene. Quando si vede davanti a sé la strada da percorre in modo così chiaro, liberi da ogni dubbio, si instaura uno stato d’animo sereno con cui si sceglie ciò che è giusto senza ulteriori esitazioni. Un sentiero così chiaro porta sempre al bene.